Museo Nazionale Estone.
Il progetto costruisce il museo con gli stessi materiali del luogo: un disegno del suolo, il riflesso dell’acqua, l’atmosfera di un cielo innervato dai rami filiformi degli alberi, le nuove forme della terra generate dalla neve.
Museo Nazionale Estone.
Il progetto costruisce il museo con gli stessi materiali del luogo: un disegno del suolo, il riflesso dell’acqua, l’atmosfera di un cielo innervato dai rami filiformi degli alberi, le nuove forme della terra generate dalla neve. Due immagini sono alla base dell’idea che caratterizza il progetto dello Shelter Museum. Da una parte l’idea dello “shelter” (del tetto come rifugio figura archetipo che racchiude e protegge lo spazio di vita): Spazio caratterizzato, ma vuoto, aperto ad accogliere le varie forme di vita. Lo spazio del museo è definito da una grande copertura ricavata da un foglio piegato su se stesso.Una lunga linea d’ombra e riflessi di luce variabile disegnano un nuovo orizzonte tra il lago e il pond. Lo “shelter” diventa in questo modo il campo attivo dove conserva- re in una forma aperta/viva la storia della nazione estone. Lo “shelter” costituisce l’unica emergenza, visibile anche a distanza, del nuovo museo nazionale dell’Estonia. Dall’altra parte l’idea di “landscape form” con cui il progetto definisce gli edifici di servizio in modo da riuscire ad integrare la loro estensione e complessità funzionale dentro il paesaggio. I volumi di servizio sono unificati da una estesa piattaforma praticabile e sono collegati da una rete di percorsi pedonali coperti su cui si aprono spazi liberi di diversa forma disponibili per usi diversi.