Adolfo Natalini tra il Superstudio e l’Architettura.
Un montaggio critico di materiali inediti mostra, sotto una luce diversa, gli anni di passaggio dagli “astratti furori” dell’Architettura radicale alla pratica della costruzione.
Tra il 1978 e il 1984 si compie nel percorso di Adolfo Natalini un’accelerazione raccontata nel libro “Figure di pietra”: l’intreccio tra le prime esperienze dirette di cantiere, i primi progetti nelle città storiche e una viva tensione teorica e concettuale produce una pratica dell’architettura di forte innovazione.
Un’architettura plurilinguistica di gaddiana memoria compone lingua alta e dialetti in nuove configurazioni che hanno la forza dirompente di scardinare luoghi comuni o consolatorie messe in scena.
AUTORE | Marco Navarra (a cura di) con Claudia Cosentino, Dario Felice, Antonio Rizzo |
TITOLO | Linea d'ombra 1978-1984: ADOLFO NATALINI tra il Superstudio e l'Architettura |
CASA EDITRICE | LetteraVentidue |
LUOGO DI PUBBLICAZIONE | Siracusa (SR), Italia |
ANNO | 2013 |